venerdì 21 ottobre 2016

Puck

Con Azzurra D'Agostino sto lavorando nelle scuole della montagna bolognese, dove conduciamo laboratori di poesia sull'alterità rivolti ai genitori dei ragazzi delle medie e delle elementari.
Durante un esercizio proposto da Azzurra è nato questo testo - Puck se ne è andato a inizio anno, il 9 gennaio, dopo quindici anni e mezzo di amore. Non è la prima volta che appare nelle mie poesie, ma è la prima che lo fa così esplicitamente. Questa poesia è per lui, per mia mamma e mia nonna.


Dove andiamo quando moriamo?
Chi ci ripara da ciò che temiamo?
Casa vuol dire gatto gigante bianco e nero
col nome di un folletto fatto vero –
vuol dire che mi segui quando torno
un po’ altero un po’ indispettito.
Il giorno in cui ti ho trovato
è il primo giorno in cui ti ho tradito.
Ti ho seppellito d’inverno sotto il limone
la tua testa di leone per sempre sotto la mano.
E l’animale che ci ama, dove lo ritroviamo?

19 ottobre 2016, Vergato

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